«Dal welfare territoriale un sostegno ai lavoratori»

da Mag 30, 2022Rassegna Stampa

Il progetto Mauro Califano, responsabile del personale di Rodacciai: «Con altre imprese stiamo costruendo una rete di servizi alla persona»

 

«L’inflazione sta impattando sugli stipendi, ma oggi aumenti indiscriminati sulla paga base rischiano di scassare un mercato del lavoro che comunque ha un equilibrio, migliorabile agendo con forza sul cuneo fiscale, cosa che il Governo non sta facendo per ragioni di costo. Nella convinzione che un’altra strada sia possibile per aumentare il potere d’ acquisto delle persone Rodacciai sta costruendo un welfare territoriale cercando la collaborazione di imprese e istituzioni».

Massa critica

Mauro Califano, responsabile del personale del gruppo con sede a Bosisio Parini, annuncia l’avvio di un’operazione che sarà formalizzata davanti a un notaio con la firma di un contratto di rete. Lo scopo è creare una massa critica di aziende tale da rendere economicamente il più possibile vantaggiosa la firma di convenzioni per un welfare, rivolto a dare servizi, in primis sanitari («magari anche servizi odontoiatrici», precisa Califano) cercando formule che li rendano gratuiti per i dipendenti.
«Deve essere un welfare che vada a coprire servizi essenziali, importanti. Come azienda – spiega Califano – noi agiamo con Metasalute, che non dà la copertura totale delle spese sostenute. Stiamo costruendo un modello secondo cui le aziende possono integrare quella parte mancante che il dipendente è costretto a pagare».
Califano vuole costruire «un progetto territoriale forte di welfare aziendale che coinvolga il Lario e il Monzese» e spiega che ad oggi ha raccolto l’ interesse di una dozzina di aziende.
«Sto raccogliendo molto interesse fra le imprese – aggiunge Califano -, ma intendo andare a parlare anche con la Camera di commercio e con i sindaci, ai quali non chiederò di aiutare la rete d’ imprese a mettersi in contatto con le strutture che erogano beni e servizi per siglare una serie di convenzioni, oppure macro-convenzioni per filiera».
Entro l’ estate sarà completato un comitato scientifico per l’analisi delle possibilità presenti sul territorio e in autunno sono in programma i primi contatti con le istituzioni.
Con un esempio Califano spiega una delle prime possibilità sperimentali già sul tavolo: «Un ospedale del territorio – spiega – mi ha inviato un’offerta di convenzione per servizi come check-up donna e uomo, prevenzione cardio metabolica, agopuntura, percorso di lotta all’ obesità, corsi di formazione per primo soccorso: è evidente che se, ad esempio, a siglare la convenzione è solo Rodacciai l’ ospedale in questione si pone un certo obiettivo di prezzo da applicarci, ma se ad aderire sono diverse imprese in rete verosimilmente quel costo scenderà».
Califano ricorda come siano in atto due fenomeni in contemporanea: una forte inflazione e un mercato del lavoro dinamico, con innalzamento di retribuzioni per figure professionali tecniche qualificate.

Rinnovi

Il 2022 non sarà un anno facile per i rinnovi di contratti nazionali ancora fermi, tuttavia Califano aggiunge che al di fuori del chiedere alle imprese di alzare le paghe base attraverso la contrattazione o di adeguare i salari all’ inflazione «nel bel mezzo di cicli economici che oscillano fra decisa crescita e decisa decrescita, restano altre strade da percorrere».
Ed elenca formule in atto in Rodacciai: dare aumenti a seconda degli obiettivi raggiunti dalle diverse aree produttive aziendali, «in modo che le persone in una specifica area ottenga un aumento giustificato dall’ impatto produttivo in termini di quantità e qualità di prodotto e anche di prezzo del prodotto sul mercato. Ciò – aggiunge Califano – consentirebbe di mantenere in equilibrio il maggior costo del lavoro con un aumento del prodotto venduto e relativo profitto. L’ altra via è quella di agire in modo dedicato sugli aumenti salariali per figure professionali particolarmente rare“.
Ma, per tutti, la strada maestra per aumentare il potere d’ acquisto, sottolinea Califano, è “un utilizzo più massivo e incisivo del welfare” che, come noto, a differenza della parte salariale è privo di alcune tassazioni. 
Il seguente articolo è stato pubblicato su La Provincia di Lecco, il 30 maggio 2022
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