Welfare aziendale, asse Cna-Intesa Sanpaolo

da Mar 29, 2019Rassegna Stampa

di Achille Perego*

UNA GRANDE BANCA e una grande associazione che rappresenta le piccole imprese e l’artigianato insieme per far crescere ancora di più il welfare aziendale.

asce così l’accordo, presentato ieri a Milano, tra la Confederazione nazionale dell’artigianato e della piccola e media impresa (Cna) e
Intesa Sanpaolo, che hanno studiato soluzioni di welfare aziendale per i 700mila associati Cna.
L’obiettivo condiviso, sottolineato dal segretario generale Cna, Sergio Silvestrini, e da Stefano Barrese, responsabile Banca dei territori di Intesa Sanpaolo, è quello di diffondere la cultura del welfare aziendale mettendo a disposizione di tutti gli associati il servizio Welfare Hub della prima banca italiana. Una piattaforma che consente di cogliere le opportunità concesse dalla normativa fiscale e i vantaggi offerti dall’adesione ai flexible benefits.

COSÌ, ha spiegato Andrea Lecce, responsabile Direzione sales & marketing privati e aziende retail di Intesa Sanpaolo, i dipendenti delle aziende associate Cna potranno accedere alla piattaforma – nata nell’ottobre 2017 e con già 10 milioni di euro di benefit erogati o in erogazione – da smartphone e pc (con un servizio che alle imprese costa all’anno meno di un caffè al giorno) e scegliere come meglio utilizzare il proprio credito welfare, attraverso una vasta gamma di beni e servizi.

Come previsto dalla normativa – che consente l’esenzione fiscale fino a 3mila euro di premi welfare all’anno per dipendente – si potranno chiedere rimborsi di specifiche tipologie di spese sostenute e versare parte del credito su un fondo di pensione integrativa. I settori da cui si può scegliere sono vari, dalla salute alla cultura, dal tempo libero ai viaggi, con moltissimi partner convenzionati alla piattaforma.

IL WELFARE AZIENDALE, ha ricordato Fabrizio Guelpa, responsabile Banking & industry della Direzione studi e ricerche di Intesa Sanpaolo, sta trovando una diffusione sempre maggiore, tanto che a fine 2018 risultava presente nel 46% dei contratti collettivi e il 69% dei lavoratori risulta favorevole alla conversione in welfare degli aumenti retributivi. La crescita delle aziende, del resto, non passa solo dal fondamentale sostegno al credito ma anche dai servizi che migliorano la qualità della vita dei dipendenti e quindi anche i risultati aziendali. «Il ruolo di una grande banca – ha sottolineato Barrese – è quello di sostenere il sistema economico del Paese erogando credito in ogni fase dell’economia, anche nelle più delicate». Le piccole e medie imprese, infatti, sono da sempre motore della nostra economia: da loro proviene il 50% dell’export manifatturiero italiano. Il gruppo, nel 2018, «ha erogato oltre 2 miliardi di credito a mediolungo termine alle piccole aziende – ricorda il manager di Intesa Sanpaolo –, ma come banca principale del Paese vogliamo accompagnare le aziende con altre soluzioni e servizi, per consentire loro di crescere, svilupparsi e diventare sempre più competitive attraverso l’innovazione».

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*Il seguente articolo è stato pubblicato su QN, il 29 marzo 2019

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