Welfare, record della crescita per le imprese fondate da donne

da Ago 21, 2025Rassegna Stampa

Negli ultimi 10 anni lo sviluppo maggiore. Aumentano i servizi a distanza e l’utilizzo dell’Ai

di Silvia Calvi, Corriere della Sera ed. Milano 19-8-2025*

Offrono servizi diversissimi: dal doposcuola (anche durante le chiusure scolastiche) all’assistenza sanitaria e sociale, dai corsi sportivi e ricreativi per minori o disabili, ai workshop per neogenitori o di supporto per le neomamme che rientrano in ufficio, ma anche servizi di supporto ai caregiver familiari.

È il grande mondo delle 5.569 imprese del welfare di Milano e area metropolitana secondo i dati della Camera di Commercio aggiornati a fine marzo 2025. Una realtà composita che genera occupazione per 81.000 addetti dei quali 12.000 solo nelle imprese al femminile.

Sono infatti le «società in rosa», cioè fondate da donne, quelle a essere cresciute di più negli ultimi dieci anni: dalle 1.218 del 2014 alle attuali 1.662.

«Le imprese legate al welfare sono tradizionalmente uno dei settori più presidiati dalle imprese femminili – commenta Chiara Cormanni, presidente del Comitato Imprenditoria Femminile della Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi – È un comparto importante, che offre servizi sempre più necessari in una società complessa, organizzata e capace di crescere in una direzione multifunzionale, per rispondere con rapidità e in modo efficace alle diverse necessità emergenti». «In certi casi – aggiunge – si tratta di imprenditrici straniere che si inseriscono soprattutto in comparti legati alla cura delle persone nei nostri territori. In parallelo, poi, si stanno sviluppando servizi basati su connessioni telematiche, servizi a distanza, app di prenotazione e con offerte personalizzate, fino alle realtà collegate all’intelligenza artificiale. E le donne hanno un ruolo sempre più importante e crescente nell’economia dei nostri territori, grazie anche a un orientamento sempre più sostenibile e innovativo».

Alcune imprese del welfare sono legate al pubblico e lavorano in base ai bandi comunali cui partecipano. Altre, invece, ed è il settore che sta crescendo di più, lavorano con le aziende, per offrire servizi e benefit ai dipendenti, in grado di migliorare la qualità della vita e favorire la conciliazione vita-lavoro. In questo caso le imprese offrono servizi come polizze sanitarie, previdenza complementare, asili nido aziendali, buoni carburante, rimborsi delle spese mediche e dei trasporti o misure di lavoro flessibile.

«La speranza è che il mondo del welfare aziendale possa finalmente incontrare quello territoriale» aggiunge Marina Tombari, fondatrice della start up innovativa Walà srl. «Condividere competenze e progetti sarebbe un vantaggio per tutti». 

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