Buoni benzina, diventano imponibili: le aziende dovranno versare i contributi

da Feb 27, 2023Dicono di noi, Rassegna Stampa

Sui buoni benzina si dovranno versare i contributi. Lo prevede una modifica al decreto Carburanti.

Nel testo si legge: «L’esclusione dal concorso alla formazione del reddito del lavoratore, disposta dal primo periodo, non rileva ai fini contributivi».

I buoni benzina vengono quindi considerati imponibili ai fini contributivi. Una novità che ha suscitato le proteste degli operatori del welfare e dei tanti lavoratori a cui si rivolgono ai piani aziendali per contrastare gli effetti del caro vita.

Aziende e lavoratori dovranno fare i conti con un costo aggiuntivo del 30%.

La protesta

I buoni benzina «sono stati trattati come fossero un Superbonus al 110%. Una scelta incomprensibile concettualmente, tecnicamente e politicamente. Concettualmente perché i fringe benefit di cui al comma 3 dell’art. 51 del Tuir (disciplina a cui si ancorano i buoni benzina) non sono reddito da lavoro ed è quindi illogico associarne la contribuzione», afferma in una nota l’Associazione italiana per il welfare aziendale (Aiwa).

«Si tratta di una soluzione inedita, similare soltanto al trattamento dei premi di produttività, che per nulla c’entrano con questo istituto». Dovranno essere versati anche gli arretrati. Dato che la norma ha valore retroattivo, migliaia di aziende saranno costrette a versare gli arretrati che finora erano considerati non dovuti e milioni di lavoratori si vedranno decurtare la busta paga per il recupero dei contributi a loro carico.

«Se il problema è il costo, più opportune sarebbero state altre soluzioni, ben diverse dalla approvazione di una norma così mal scritta e mal argomentata, che rischia di essere emulata in futuro e quindi di indebolire anche il welfare aziendale più genuino», evidenzia Aiwa.

Le richieste degli operatori di welfare

L’associazione chiede ai ministri Giorgetti, Calderone e Urso di ascoltare le richieste delle imprese e degli operatori di welfare aziendale e di «non arrestare la crescita della più moderna leva di gestione del personale e delle relazioni industriali oggi a disposizione del nostro tessuto produttivo».

I prossimi decreti dedicati al lavoro e alle imprese, secondo Aiwa, possono essere un’occasione per stabilizzare la disciplina dei fringe benefit e per potenziare e ampliare il welfare di utilità sociale.

Il seguente articolo è stato pubblicato su Corriere.it, il 24 febbraio 2023

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