Generali Welion in Aiwa “La casa comune per promuovere il welfare”

da Set 18, 2020Dicono di noi, Rassegna Stampa

Innovazione, attenzione alle Pmi (ma non solo) e al tema della salute, Generali Welion sta per lanciare una App per assicurare una gestione integralmente digitale ai clienti. Da poche settimane Generali Welion è socio Aiwa. Intervista a Barbara Ambrogioni.

di Mario Baroni*

Da sempre orientata all’innovazione e costantemente alla ricerca di tecnologie avanzate nell’ambito della digital health, Generali Welion, nata a gennaio 2018, è la società del Gruppo Generali che propone servizi integrati e innovativi dedicati al Welfare aziendale e alla salute. Oggi sono oltre 60.000 i dipendenti sia di grandi aziende corporate sia di piccole realtà che utilizzano i servizi di Generali Welion, ed è da ormai cinque anni che Generali Italia offre al mercato un’indagine approfondita sul welfare aziendale dedicata alle piccole medie imprese: Welfare Index Pmi.

“L’offerta di Generali Welion è fortemente orientata all’innovazione” spiega Barbara Ambrogioni, Head of Marketing, Product & Services. Attraverso le potenzialità delle nuove tecnologie e lo sviluppo di partnership strategiche, Generali Welion ricerca da sempre soluzioni all’avanguardia nel mondo della salute individuale e del welfare aziendale. E proprio i temi dell’innovazione e della digitalizzazione sono stati i due driver della nostra offerta a seguito della situazione creatasi durante e dopo l’emergenza Covid-19”.

Un esempio? “In tema salute – spiega Ambrogioni – abbiamo assistito a un fortissimo aumento di domanda di telemedicina, ovvero di prestazioni e consulti medici erogati da remoto. Da tempo avevamo captato questo bisogno emergente e la nostra offerta, nell’ambito dei prodotti salute, già prevedeva servizi come il tele e il video consulto medico da remoto; gli ultimi mesi hanno reso ancora più evidente tale necessità”.

L’innovazione di Generali Welion si è concretizzata in una piattaforma di welfare integrato “che consente, tramite un unico touchpoint, di accedere a servizi e prestazioni che vanno dai flexible benefit ai servizi per la salute, dalla possibilità di richiedere il rimborso delle spese mediche all’accesso a programmi di fitness e mindfullness – spiega Ambrogioni – fino al marketplace che permette al dipendente di trovare scontistiche su oltre 800 partner selezionati. Stiamo inoltre lavorando per rilasciare l’App Welion che integrerà il nostro ecosistema e garantirà un’esperienza completamente digitale ai nostri clienti.”

L’evoluzione del mercato del welfare aziendale negli ultimi dieci anni ha segnato almeno tre distinte fasi, rammenta Ambrogioni: “Prima della legge di stabilità del 2016 si era affermato un welfare tipicamente assicurativo, che proponeva soluzioni collettive e integrative alle coperture di protezione sociale, soprattutto ai dipendenti di aziende di medio-grandi dimensioni. Con la legge di stabilità del 2016 abbiamo assistito allo sviluppo del welfare di servizio, con l’obiettivo di soddisfare richieste e bisogni più individuali e meno standardizzati. Dopo Covid-19 è partita una terza fase: sono cambiati i contenuti di servizio, si è tornati ai fondamentali, è calata la richiesta e l’offerta di servizi ludici e si è radicata una forte attenzione alla persona e alla salute dei lavoratori e dei loro famigliari, con una forte personalizzazione che la tecnologia digitale consente e favorisce”.

Generali Welion ha recentemente deciso di associarsi ad Aiwa, l’Associazione Italiana per il Welfare aziendale. Una casa comune con inquilini assai diversi: dai provider di welfare aziendale ai broker assicurativi, dagli emettitori di voucher alle società di consulenza aziendale. “Ma la casa comune c’è ed è chiara la missione di tutti: rendere il welfare aziendale un’esperienza possibile nelle grandi come nelle piccole aziende. Aiwa offre un tavolo comune dove ciascuna azienda associata porta la sua peculiarità e condivide il medesimo obiettivo, cioè portare al mercato il valore del welfare in azienda”. Modelli di business diversi, diversi strumenti e servizi, ma una sola meta da raggiungere.

C’è da attendersi una razionalizzazione del mercato? Cioè la grande quantità di imprese che si offrono come intermediari di piani e soluzioni di welfare aziendale sarà destinata a ridursi numericamente? “Nel futuro possiamo aspettarci un consolidarsi delle proposte integrate – conclude Ambrogioni -. Le aziende, e soprattutto le PMI, hanno bisogno di un unico interlocutore che sia in grado di offrire una visione unica e di garantire soluzioni agili, semplici e veloci.”

*Il seguente articolo è stato pubblicato su Ilmessaggero.it e Wewelfare.it, il 18 settembre 2020

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