(Public Policy) – Roma, 18 giu – La misura chiesta da Aiwa, secondo l’associazione, permetterebbe invece di “raggiungere la soglia di 9 euro ipotizzata nel disegno di legge senza incorrere in effetti di spiazzamento; non ‘speculare’ sulle maggiori risorse richieste alle imprese più piccole guadagnando sulle
quelle cifre maggiori entrate fiscali (diventerebbe una tassa sulle PMI); diffondere una sana e non opportunistica cultura del welfare come moderna evoluzione del rapporto di lavoro; attivare un rilevante indotto economico (maggiore occupazione, emersione del nero, maggiore
gettito fiscale) e sociale (servizi di qualità negli ambiti nei quali lo Stato fa più fatica ad
accompagnare i cittadini come la cura dei figli, degli anziani e delle persone non autosufficienti)
connesso ai servizi alla persona”.